Tutte le cure per le piante in ufficio
Come comportarsi con le nostre piante in ufficio? E quali cure per loro?
In questa piccola guida esaminiamo gli aspetti principali e le cure da dare alle piante da interno in ufficio. Sono aspetti generali, che coinvolgono la maggior parte delle piante in ufficio. Ecco quindi le cure per le piante in ufficio:
Annaffiatura: la parte più difficile
L’aspetto più importante è senz’altro l’annaffiatura delle piante da interno in ufficio. La principale causa di morte delle nostre piante è proprio l’eccesso di acqua. Quante volte svuotiamo un po’ di acqua della nostra bottiglietta sulla pianta sopra la scrivania?
All’acquisto le piante sono fornite di un vaso da coltivazione, dal fondo provvisto di fori. Questo vaso può essere sistemato su un sottovaso o in un coprivaso ornamentale, su cui versare l’acqua che la pianta assorbe tramite le radici, il cosiddetto assorbimento capillare. Quando l’acqua è finita si può tranquillamente aspettare qualche giorno prima di versare nuova acqua. Non lasciare mai la pianta stabilmente in (un ristagno di) acqua, che può causare marciumi radicali e l’inacidimento. La frequenza dipende dalla capienza del vaso, dal rapporto vaso/pianta, dalla stagione e dall’ambiente. È quindi importante, soprattutto per le piante di nuovo acquisto, toccare regolarmente la terra per controllare il grado di umidità (secco o bagnato).
È bene ricordarsi sempre: quando aumenta la temperatura esterna le piante richiedono annaffiature più frequenti rispetto all’inverno perché d’estate il fogliame traspira più acqua. È ottimo immergere il vaso/la zolla della pianta nell’acqua un paio di volte all’anno. Bisogna lasciare la pianta nell’acqua finché siano sparite le ultime bolle d’aria. Dopo quest’operazione la pianta ha assorbito una nuova riserva d’acqua e bisogna sospendere le annaffiature fino a quando la terra si sia asciugata completamente. Il metodo dell’immersione è una soluzione anche quando la pianta – per qualsiasi motivo – ha subito un periodo di carenza d’acqua e la terra è diventata troppo asciutta. Quando ci siamo dimenticati che esisteva la nostra povera piantina, insomma!
Si consiglia di somministrare preferibilmente acqua con una temperatura superiore ai 12 °C. L’acqua di rubinetto (meglio se decalcificata) va benissimo, l’acqua piovana è l’ideale.
Temperatura delle piante in ufficio: la parte facile
Come gestire le piante in ufficio e le loro temperature? In linea di massima tutte le piante verdi possono vivere negli interni ad una temperatura ambiente media di 18 – 24°C.
Temperature inferiori ai 15°C potrebbero compromettere la crescita e la salute della pianta. Temperature estive molto elevate, invece, bloccano la crescita ma mettono anche la pianta in condizioni di stress. Per questo è buona norma seguire la regola del “Dentro-Fuori”. Trasferire le piante d’appartamento all’esterno nella stagione calda o comunque nei periodi senza gelate. Indicativamente da aprile a metà settembre. Come capire quando riportarle all’interno? È facile, se le temperature notturne sono inferiori ai 15°C per tre notti consecutive, conviene riportare le piante dentro casa. È importante anche che non vengano posizionate in un terrazzo esposto a sud durante l’estate nelle ore più calde.
Posizione e luce in ufficio, presta attenzione
È importante non esporre le piante d’ufficio troppo a lungo ai raggi solari diretti, che possono provocare scottature. Questo non significa che le piante non tollerino neanche un singolo raggio solare: un’oretta di luce solare al giorno non fa danni. La posizione ideale è in un ambiente luminoso, come dietro ad una finestra protetta da una tenda. Alcune piante, invece, amano l’ombra: sono quelle che crescono in natura nel sottobosco, all’ombra del fogliame degli alberi. In casa vogliono un luogo lontano dalle finestre e comunque al riparo dalla luce solare diretta. La distanza dalle finestre è un termine relativo. Diciamo che il luogo in cui noi umani ci sentiamo a nostro agio senza luce artificiale è ottimo anche per queste piante.
Attenzione per le posizioni con correnti d’aria. Le piante sono come gli esseri umani: non sopportano le correnti d’aria, che possono provocare malattie.
Umidità dell’aria delle piante in ufficio
L’habitat naturale delle nostre piante d’appartamento (tropicali) è caratterizzato da un’alta umidità relativa dell’aria (dal 70% in su). Quest’atmosfera non è presente nei nostri uffici, ed è meglio così perché sarebbe poco salutare per noi. In circostanze normali un’umidità ambientale del 60% è ottima per le piante. Si accontentano anche di meno ma un’umidità troppo bassa aumenta il rischio di macchie scure sul fogliame. Per accrescere l’umidità relativa basta nebulizzare spesso le piante oppure mettere delle semplici ciotole con acqua ad evaporare vicino le piante.
Spruzzature
Nebulizzazioni regolari fanno bene alle piante. Aumentano l’umidità dell’aria, ma solo di poco, non bisogna avere delle aspettative troppo alte. Rinfrescano l’aspetto della pianta ed è consigliabile usare acqua tiepida, possibilmente piovana e non calcarea. Quest’operazione va eseguita lontano dalla luce solare diretta, che potrebbe causare brutte scottature sul fogliame. Anche le piante amano farsi una doccia ogni tanto. Si possono mettere sotto la doccia (se c’è nel luogo di lavoro) oppure, in estate, portarle all’aperto e spruzzarle. Attenzione a non esporle alla luce solare diretta.
Concimazione delle piante in ufficio
Durante la primavera e l’estate si può somministrare del fertilizzante alle piante in ufficio. Non eccedere nella frequenza, per evitare scottature alla pianta. A seconda del dosaggio e del tipo di terriccio è consigliabile concimare 1-2 volte al mese. Leggere sempre l’etichetta del fertilizzante per le dosi precise.
Potatura (ogni tanto) delle piante in ufficio
L’esperienza insegna che le piante coltivate in ufficio hanno la crescita piuttosto lenta. Se la pianta dovesse comunque raggiungere dimensioni eccessive, si può eseguire una potatura di contenimento che mantenga intatta la forma della pianta. È bene praticare queste potature nei punti profondi della pianta in modo che i rami e le foglie circostanti coprano il vuoto. I rami cresciuti eccessivamente e quelli che disturbano possono essere tranquillamente rimossi.
Rinvaso delle piante in ufficio
Se avete seguito le indicazioni di questo articolo ora le vostre piante in ufficio sono rigogliose e belle verdi. Anzi, sono così da diversi anni e vi state chiedendo se occorre rinvasarle o meno. Per valutarlo alzate la pianta e toglietela dal vaso di plastica così da vedere le radici. Se queste sono molte e attorcigliate attorno al vaso è segno che è tempo per un bel rinvaso. Se invece le radici delle vostre piante in ufficio sono ancora belle larghe e non sono andate a formare una circonferenza attorno al vaso, potete rinviare questa operazione.
Se dovete eseguire il rinvaso della pianta prendete un vaso più grande di circa 4 cm nel diametro. Mettete un po' di terriccio mescolato a concime nel fondo del vaso (circa 3-4cm) e posizionateci sopra la pianta (ovviamente senza il vaso vecchio). Continuate poi a riempire gli spazi vuoti con il terriccio per piante verdi (ne trovate in vendita anche nel nostro shop online) fino a circa 1 cm dal borrdo così da evitare che annaffiando esca l'acqua. Come ultima cosa pressate con forza il terriccio superficiale per dare stabilità alla pianta ed annaffiate. Ecco fatto!